Un tessuto ecologico ancora poco conosciuto in Italia che meriterebbe di essere maggiormente pubblicizzato, sia per la sua utilità a favore dell’ambiente sia per le sue qualità di resistenza e comodità.
![Modelle con vestiti in tessuto ecologico abaca](https://www.ciaostyle.it/wp-content/uploads/2021/09/abaca-2.jpg)
L’abaca, che alcuni chiamano anche canapa di Manila, è un tessuto ecologico ideato nel sud-est asiatico.
Abaca: origini e significato
![Cappelli e decorazioni in abaca](https://www.ciaostyle.it/wp-content/uploads/2021/09/abaca3-1.jpg)
Si tratta di una fibra naturale utilizzata per confezionare gli abiti o accessori moda come cappelli e borse ma non solo. In primo luogo è ottima perché risulta essere molto resistente, e per questo motivo nel corso della storia è stata adoperata e viene tuttora sfruttata per realizzare corde, tappeti e cesti o vari oggetti da impiegare sulle navi, poiché è indistruttibile anche all’usura dell’acqua salata.
La pianta dal cui fusto si estrae la fibra di abaca appartiene alla stessa famiglia del più diffuso banano, e il suo termine scientifico corrisponde a Musa Textilis. A occhio si può riconoscere facilmente, dal momento che appare come un albero di grandi dimensioni il cui tronco non è ligneo, bensì formato dalla stratificazione delle sue ampie foglie. Si dice che dietro una foglia di abaca si celi una storia diversa, a causa delle sue molteplici utilizzazioni.
Ma come mai, vi starete chiedendo, l’abaca si chiama cosi? Ciò è dovuto alla sua origine geografica: deriva dallo spagnolo abàca, ovvero un termine indigeno dell’isola di Luzon (Filippine). Fra l’altro, i primi esploratori dell’Asia non erano a conoscenza della specie arborea a cui il tessuto in realtà apparteneva e pertanto, a causa del suo utilizzo simile, la associarono erroneamente alla canapa. La maggiore città produttrice della fibra è stata Manila, la Capitale delle Filippine, che ancora adesso porta avanti tale tradizione.
Da tempo comunque la lavorazione si è estesa anche in Europa grazie agli olandesi che la importarono e in America, dove si effettuarono le prime coltivazioni a livello industriale non solo per manufatti tessili, ma anche per produrre la carta speciale per filtri, bustine da tè e carta moneta.
Attualmente, sulle etichette dei vestiti o degli accessori, la presenza di abaca è indicata con la sigla AB o con la scritta “Canapa di Manila”. Il tessuto viene importato con successo sia per la propria qualità e durevolezza che per il basso costo.
![borsa in abaca decorata a fiori](https://www.ciaostyle.it/wp-content/uploads/2021/09/abaca-1-1.jpg)
Naturalmente, per evitare lo sfruttamento dei lavoratori asiatici, bisognerebbe incentivare iniziative di commercio equo solidale ancora di più di quello che si sta già facendo grazie al contributo di determinate associazioni.