5 capi che la pandemia ci ha fatto dimenticare: il lockdown cambia la moda

Il covid, la pandemia e poi il lockdown: una sequela di eventi che mai avremmo potuto prevedere e che ha cambiato le nostre vite, moda inclusa.

Mesi chiusi in casa e, anche se oramai è passato un anno, ancora ne paghiamo le conseguenze.

Il lockdown ha cambiato la vita di molti e, senza dubbio, ha cambiato il nostro rapporto con il mondo della moda.

Abiti spariti lockdown
Foto da Canva

Intere giornate passate sul divano, smartiworking, call di lavoro, allenamento in streaming: il lockdown ha fatto sì che le nostre intere vite si comprimessero entro le mura domestiche.

Questa dinamica sembra aver ristretto non solo il nostro spazio vitale ma anche quello dei nostri vestiti. Settimane passate tra tute e pigiama hanno fatto sì che la visione della moda cambiasse.

Il rapporto con l’abbigliamento ha subito un vero e proprio scossone per molte tra noi e ci ha inevitabilmente condotto verso una piccola rivoluzione del guardaroba.

Avete notato come alcuni capi e accessori stentino a tornare nella nostra quotidianità da un anno a questa parte? Sono le vittime fashion della pandemia.

5 capi dimenticati dopo il lockdown

Alcuni capi e accessorio sono stati letteralmente dimenticati in seguito all’esplodere della pandemia.

conseguenze lockdown
Foto da Canva

Il lockdown è stato un vero e proprio spartiacque, nelle vite di tutti noi e anche nel nostro modo di intendere la moda.

Sapete infatti che ci sono capi che la pandemia ci ha fatto letteralmente dimenticare? Oggi ne scopriamo insieme ben cinque, protagonisti dell’universo fashion ante-covid ma solo comparse nel mondo post lockdown.

Collant – Sexy, velati, coprenti o caldi. Ne esistono di ogni genere e allo sbocciare di una nuova stagione fredda sono pronti a presentarsi secondo nuove interessanti tendenze. Peccato che intere settimane in tuta ce ne abbiano fatto in buona parte dimenticare il fascino. Non è infatti un caso se nelle ultime collezioni spopolano le pesanti e super coprenti varianti in lana e cachemire, meno sexy ma più comode e calde.

Tacchi alti – Il simbolo della femminilità, quello che Carrie Bradshaw ha reso un must per ogni donna eppure, dopo giornate in ciabatte, tornare sui tacchi appare come un vero e proprio incubo da cui fuggire a gambe levate. Il fascino delle stringate, dei sandali flat e delle sneakers è dunque frutto di mesi in cui i tacchi sono rimasti nel guardaroba.

lockdown moda
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Intimo sexy – Pizzo, perizoma, ferretti e push up: difficile tornare ad indossarli dopo giorni e giorni con clip di cotone e top super leggeri. Il modo dell’intimo vira così sempre più verso modelli senza ferretto, più comodi e decisamente più adeguati a soddisfare tutte quelle donne che non riescono più a rinunciare alla comodità, nemmeno per una serata bollente.

Abiti lunghi – Il fascino di un Long dress da gran sera è oramai ricordo lontano da quando affollare una sala è divenuto severamente vietato. La socialità ristretta della pandemia mal si coniuga con capi da gala e così un’intera generazione di abiti lunghi ha dovuto letteralmente cedere il passo: avanti le tute, indietro le gonne con strascico.

Gioielli extralarge – Collier, bracciali e orecchini vistosi sono un pesante fardello per chi per mesi non ha nemmeno messo l’orologio. Ora ci affidiamo a sottili fili dorati, miniciondoli, orecchini con pendenti estremamente sobri, gioielli leggeri, delicati e facili da portare, anche loro figli della pandemia e delle sue limitazioni.

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