Il nome di Veruska Formelli fino a non troppo tempo fa era ignoto in tutta Italia. Poi, improvvisamente, grazie alla popolarità del marito (lo chef Marco Bianchi) e a un evento personale che ha interessato costui, Veruska ha conosciuto una improvvisa notorietà che, immaginiamo, non sia affatto stata cercata volontariamente…
Non si hanno molte notizie sul lavoro e sulla carriera professionale di Veruska Formelli. Sappiamo però che per anni Veruska ha lavorato nel mondo della pubblicità e, da qui, è entrata nel mondo dell’editoria.
Veruska si occupa di diversi progetti editoriali, con particolare riferimento al settore dei bambini e a quello della scuola.
Come abbiamo ricordato in apertura di questo approfondimento, il nome di Veruska Formelli è diventato improvvisamente celebre in tutta Italia – e in particolar modo nel mondo del gossip! – dopo che il marito, lo chef Marco Bianchi, le ha confessato di essere gay.
L’esperto di benessere ha dunque scelto di fare coming out, e ha scelto la propria consorte per poter rivelare per primo questo aspetto dei propri affetti, dopo un lungo matrimonio accanto alla moglie, e alla piccola figlia, Vivienne.
Pare che Veruska e Marco si siano conosciuti da molto giovani grazie alla presenza di alcuni amici in comune, e nel 2010, dopo ben 13 anni di fidanzamento e 3 anni di convivenza, hanno deciso di fare il grande passo e sposarsi.
Più recentemente, come già rammentato, i due hanno affrontato un cambiamento evidentemente profondo nel loro rapporto di coppia. Marco, una sera, ha infatti deciso di svelare alla moglie di essere gay.
È lui stesso a raccontarlo così, durante un’intervista al Corriere della Sera:
sono omosessuale, lo sono sempre stato, però solo ora ho capito che sto bene con te ma come amico, perché quello che va oltre, probabilmente, è con un uomo. Il passaggio successivo è stato sperimentare quello che sentivo. Da lì, è arrivato l’incontro con Luca.
Durante l’intervista Marco ha anche raccontato la reazione della moglie dinanzi a questa confessione:
Mi ha abbracciato forte. Era un sogno di vita che si frantumava. È stato un momento in modalità terremoto, come quando hai costruito per anni e tutto, di colpo, viene raso al suolo ed è in polvere. Io mi sentivo in colpa, ma oggi so di aver fatto la scelta giusta.
Lo chef ha poi raccontato di aver passato dei mesi brutti, ma di avere avuto sempre dalla sua parte Veruska:
Ho passato mesi brutti: non mangiavo, dimagrivo, avevo spasmi allo stomaco e non dormivo la notte. D’accordo con Veruska, ho preso un appartamento dove stare di tanto in tanto. Ho capito che, quando ero a casa, stavo peggio, mi sembrava di far male a qualcuno, di essere una presenza che feriva. Dormire altrove era una prova per capire come respiravo e come stavo, se riuscivo a mangiare e a gestire quella solitudine. Poi, riportavo tutto alla psicologa che mi ha supportato.
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