Vaccini Covid, appello dei farmacisti: “Non ci tiriamo indietro”

Dopo lo stop dei Vaccini Covid di Janssen, appello dei farmacisti italiani: “Non ci tiriamo indietro, comprate i frigoriferi”.

(Ian Forsyth/Getty Images)

La campagna vaccinale deve entrare nelle farmacie e prendere una svolta decisiva rispetto all’approccio attuale: a sostenerlo all’Adnkronos Salute il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli. Questi è stato interpellato dopo la sospensione del vaccino anti-Covid di Janssen (gruppo Johnson&Johnson).

Leggi anche –> Blackout Challenge: morto un bambino di 12 anni nel Colorado

Da parte del professor Mandelli non ci sono dubbi che la strada da seguire sia quella di incentivare la campagna vaccinale e non tirarsi indietro, anche in assenza del vaccino americano, che sta facendo discutere. “Noi farmacisti siamo a disposizione per la campagna vaccinale”, chiarisce.

Leggi anche –> Coronavirus 15 aprile: calo record dei ricoverati e 300mila vaccini

I farmacisti tornano a chiedere con forza vaccini contro il Covid

(Matthew Hatcher/Getty Images)

Quindi ribadisce in maniera molto netta quale sia il pensiero dei farmacisti a tal proposito: “Se si tratta eventualmente di dotare le farmacie di qualche strumento in più, e sto pensando a qualche frigo speciale per poter fare anche altri vaccini, noi non ci tiriamo indietro”. Poiché maneggevole e somministrabile in una sola dose, molto si puntava al vaccino della Johnson&Johnson, per fare appunto in modo che la campagna vaccinale si estendesse alle farmacie.

Ma Mandelli evidenzia che non per questo lui e i suoi colleghi si arrendono: “In questa battaglia contro il virus, dobbiamo essere tutti in prima linea e, se c’è una necessità organizzativa, come sempre i farmacisti sono pronti a dare una risposta, anche in poche ore”. Ha chiosato con un messaggio di ampia apertura e prospettiva futura: “Se per uscire da questa guerra e dare al Paese tranquillità è necessario fare uno sforzo, noi ci siamo”.

Impostazioni privacy