“Ho rischiato di morire per essermi depilata”: il dramma incredibile

“Ho rischiato di morire dopo essermi depilata”: così racconta Rachel Charlton-Dailey, giornalista e scrittrice freelance, su Metro.co.uk. 

Rischiare la vita per essersi depilata. E’ l’assurda quanto tragica situazione in cui si è trovata Rachel Charlton-Dailey, giovane scrittrice freelance. “La vacanza in famiglia nella località balneare inglese di Cleethorpes quando avevo 18 anni sarà sempre ricordata come la peggiore di sempre – racconta lei stessa su Metro.co.uk -. Il camping per la roulotte era più lontano di quanto era scritto nella pubblicità, non faceva altro che piovere, il cibo era orribile – oh, e sono quasi morta di sepsi. Due settimane prima di quella vacanza infernale, mi ero tagliata a un ginocchio mentre mi depilavo sotto la doccia e mi ero insaponata anche sul taglio. Sanguinava parecchio, ma non ho dato molta importanza alla cosa. La ferita non era molto grande, ma era profonda, quindi l’ho pulita e ho applicato un cerotto”. Pensava che bastasse, e invece…

La giovane colpita da sepsi dopo essersi depilata

“Per le due settimane successive, l’area intorno al taglio si è costantemente gonfiata – continua Rachel Charlton-Dailey -. Quello che si è sviluppato era un piccolo nodulo rosso e il taglio stesso non era guarito, ma per qualche motivo avevo scelto di ignorarlo. Faceva male al tatto, non riuscivo a inginocchiarmi correttamente e alcuni vestiti come i jeans lo irritavano, ma invece di curarlo, ho minimizzato la cosa… Non l’avevo nemmeno detto alla mia famiglia. Ho poi scoperto quanto è stato pericoloso questo mio atteggiamento: avrebbe potuto letteralmente costarmi la vita”.

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Nel giro di poche ore la situazione è precipitata: diarrea, vomito, un dolore sempre più intenso. “Mi sentivo stordita e malata e riuscivo a malapena a vedere qualche macchia davanti agli occhi. Ero così debole che riuscivo a malapena a stare in piedi”. In preda al panico, sua madre ha chiamato il pronto soccorso. Quindi la trafila in ospedale, le perplessità dei medici, le prime diagnosi sbagliate e infine quella giusta. “Fu solo mentre l’infermiera mi stava aiutando a togliermi i vestiti che notò la ferita gravemente infetta sulla mia gamba depilata e lo riferì a un medico. Dopo di che non ricordo molto. Ero delirante, arrabbiata e sul punto di essere violenta… Provavo così tanto dolore che ho dovuto essere sedata”.

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Il giorno successivo, il medico le ha detto che avevo la sepsi e che la malattia era in una fase grave. Per fortuna il tempo ha giocato a suo favore. “Ancora qualche ora e sarei probabilmente morta”. Ci sono volute circa due o tre settimane per riprendersi: “Ero esausta e dormivo per giorni interi, mi svegliavo solo per mangiare… Mi facevano male i muscoli e non riuscivo a camminare molto”. Morale della favola: “Questa esperienza mi ha insegnato quanto sia importante trattare adeguatamente i tagli perché l’attenzione non è mai troppa. Assicuratevi sempre di disinfettare eventuali ferite, non importa quanto piccole e consultate un medico se non vedete miglioramenti. Non perdete troppo tempo: potreste non essere fortunati come me”.

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