Sale ancora il prezzo della benzina: il motivo

Sale ancora il prezzo della benzina, è record dal 2018: la lite sul prezzo del petrolio che stanno pagando i cittadini

Prosegue la salita dei prezzi del petrolio che comporta anche quello dei carburanti. Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico, i prezzi dei carburanti in modalità self service hanno raggiunto 1,634 euro al litro per la benzina e 1,495 euro per il gasolio. Secondo il Codacons si tratta di un record da novembre 2018. In un solo anno, secondo l’unione dei consumatori, i prezzi hanno subito un aumento del 16,4%. Si tratta di una vera stangata per i cittadini. L’aumento dei carburanti provoca anche il conseguente aumento dei prezzi dei beni a causa dell’incremento dei costi di trasporto delle merci. Basta andare in giro per i negozi al dettaglio anche di generi alimentari per scoprire l’aumento dei prezzi un po’ generale.

Benzina su, i motivi

L’aumento dei prezzi del petrolio ha una motivazione legata a leggi di mercato. Queste, però, spesso sono causate da comportamenti di entità che possono incidere sullo stesso. Nel caso dei carburanti, ruolo determinante sui prezzi hanno le scelte dell’Opec. Il mancato accordo tra i Paesi Opec sull’incremento di produzione del greggio ha generato un’impennata nei prezzi dei carburanti che non accenna a fermarsi.

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Benzina e diesel mai così cari dal 2018, con gli aumenti che si ripercuoteranno sulle tasche delle famiglie. Una delle principali cause di questi rincari è il mancato accordo tra i Paesi Opec durante l’incontro avvenuto lunedì scorso a Vienna.

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Secondo Bloomberg alla riunione c’è stato un disaccordo sulla produzione tra l’Arabia Saudita, primo produttore dell’Organizzazione e terzo al mondo, e gli Emirati Arabi Uniti, che invece producono un quantitativo di greggio pari ad un terzo di quello saudita.

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