Spille, borchie e creste: ma chi sono? Semplice, i punk!

Spille, borchie, creste colorate e atteggiamento rivoluzionario. Di chi stiamo parlando? Dei Punk, movimento anticonformista nato negli anni ’70 per contrastare la società bigotta del tempo. 

La tendenza Punk nasce a metà degli anni Settanta in Inghilterra e negli Stati Uniti e si manifesta attraverso un movimento giovanile ribelle e rivoluzionario che si scontra contro la società al grido di “No Future”.

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Foto da Pixabay

I punk, infatti, non accettano tutto ciò che è conformismo e si dissociano da coloro che seguono la massa senza opporsi.

La loro voglia di differenziarsi dalla massa li porta inevitabilmente a dover apparire e scelgono di farlo con vestiti, accessori, acconciature e make up nuovi e stravaganti; è proprio in questo momento, inoltre, che nasce anche l’idea di bucarsi il corpo e mettersi i piercing.

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Quali elementi caratterizzano lo stile punk?

Immancabili le giacche in pelle, il chiodo in particolare, pieni di scritte, immagini di band punk e spille. I punk indossano anche indumenti militari larghi, esagerati oppure pantaloni e gonne di pelle.

donna punk
Foto da Pixabay

Spesso, come elemento decorativo cuciono la A su jeans e giubbini, iniziale della parola anarchia. Molto comuni, soprattutto tra le donne, è anche l’uso di calze a rete rotte.

Quello che però attrae maggiormente l’attenzione, e a volte spaventa, sono le acconciature e il trucco: creste colorate, altissime e asimmetriche contrastano con visi pallidi, rossetti ed ombretti nero, un vero trucco da film horror.

Con il passare del tempo questo movimento ha continuato ad avere successo, tanto da dividersi al suo interno in sottotendenze con caratteristiche differenti tra loro.

Abbiamo quindi il crust punk che predilige l’abbigliamento mimentico, l’horror punk, con visi pallidi e vesti nere, il glam punk che ama le acconciature estreme e lo steampunk riconoscibile per l’uso di borchie, gonne in pizzo  e accessori strani.

Questa tendenza, nata come moda di strada, in realtà si è riuscita ad affermare anche tra i grandi stilisti. La prima che ha aperto le strada a questa moda scapestrata è Vivienne Westwood, la quale nel 1976 comincia a vendere nel suo negozio londinese, al 430 di King’s Road abiti punk, catene, capi di pelle e spille.

La spilla, in particolar modo, segna l’entrata del punk anche in Italia dove Versace trasforma questo stile in una moda estremamente femminile e sexy grazie.  Lo stilista, infatti, firma l’abito indossato da Elizabeth Hurley all’anteprima londinese del film Quattro matrimoni e un funerale: un vestito di seta nero, sorretto solo da spille da balia dorate poste in punti strategici.

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Foto da Pixabay

E anche se i punk erano per il “No Future”, la strada che ha percorso questa moda dimostra esattamente il contrario.

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