I pannolini lavabili tornano alla ribalta: come si usano e come scegliere i migliori

I pannolini lavabili, quelli che usavano le nostre nonne, stanno tornando alla ribalta in virtù di un approccio ecosostenibile sempre più dilagante. Ma come si usano e come scegliere quelli più adatti alle nostre esigenze?

Per le nostre nonne era la normalità, per noi sta tornando ad esserlo. I pannolini lavabili sono un’alternativa ecologica ai classici usa-e-getta.

come usare pannolini lavabili
Foto da Canva

Sono senza dubbio un ottima via per risparmiare qualche euro e, al tempo stesso, per strizzare l’occhio alla tutela dell’ambiente che ci circonda.

Le tipologie di pannolini lavabili sono diverse, come AIO, AI2, Pocket e così via.

Scopriamo insieme che cosa significano queste sigle ma anche come funziona uno pannolino lavabile ma anche come scegliere la variante più adatta alle nostre esigenze.

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Pannolini lavabili neonato: come funzionano e come scegliere i più adatti 

Sai quanto si spende in media in un anno a suon di pannolini usa e getta? Secondo le stime circa 600 euro. Tenendo costo che i bambini solitamente passano alle mutandine attorno ai 3 anni, il costo medio per gli usa-e-getta sarà sui 1800€. E per i pannolini lavabili? Parliamo circa di un terzo della cifra.

come scegliere pannolini lavabili noenato
Foto da Canva

Il primo valido motivo per convertirsi ai pannolini lavabile è dunque presto detto: risparmierete tanti ma tanti solidini.

i pannolini lavabili consentono inoltre una maggiore traspirabilità della pelle. Le dermatiti da pannolino vengono così scongiurate patto però di cambiare il bebè almeno ogni 2-3 ore: non contenendo sostanze assorbenti come gli usa-e-getta, i pannolini lavabili rischiano infatti che la pelle del bebè rimanga bagnata. Meglio evitare!

Ma come funziona un pannolino lavabile? Iniziamo con il dire che tutti sono dotati di un sistema di regolazione doppio, in lunghezza (in verticale, sul davanti) e in larghezza (sul punto vita) grazie a bottoncini o velcro. Questo non è un dettaglio da poco poiché li rende adattabili a tutte le fasi della crescita.

A fronte di tante opportunità però c’è un dettaglio (se così volgiamo chiamalo) che spaventa molto i genitori: la pulizia. Come lavare i pannolini lavabili?

Iniziamo con il dire che non è necessario procedere a una pulizia immediata. Dopo il cambio si potrà sciacquare con cura il annomino, strizzarlo e riporlo in una“wet bag“, una borsa impermeabile, fino al lavaggio che potrà avvenire qualche giorno dopo.

il lavaggio vero e proprio potrà avvenire in lavatrice: programma lungo a 40° da alternare almeno una volta ogni 10 giorni a un ciclo a 60°, impostando sempre un extra-risciacquo. Si consiglia l’utilizzo di un detergente bio in polvere unito a percarbonato di sodio, per smacchiare. Decisamente meglio non utilizzare ammorbidente, mentre è consentito l’impiego di acido citrico in polvere.

Facendo attenzione all’etichetta e levando le coperture impermeabili dei pannolini, potremo anche completare la pulizia nell’asciugatrice. Più pratico di così!

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pannolini lavabili cotone
Foto da Canva

Se la proposta inizia ad affascinarvi è il momento giusto per comprendere al meglio le diverse proposte in fatto di pannolini lavabili, comprendendo anche come selezionare le più adatte alle nostre esigenze.

I primi sono i pannolini lavabili da piegare, considerati un po’ meno comodi ma anche utili in caso di neonati poiché si adattano essa bene alle diverse fisicità.

Questa prima tipologia è ben rappresentata dai ciripà, gli storici pannolini in cotone tipici degli anni ’70, e dai muslin, teli in mussola quadrati da piegare più volte per essere adattati alla fisicità del bimbo.

Ci sono poi i pre-piegati (I prefold), quelli in cui il tessuto è già cucito e i passaggi per ripiegarlo e farlo indossare al bambino sono pochi. Una tipologia decisamente più intuitiva della precedente

In entrambi i casi dovrete comunque acquistare una cover impermeabile, che sia in lana (ne esistono di specifiche e sono ottime termoregolatrici) oppure in PUL.

I modelli più moderni sono però decisamente più semplici. Ci sono ad esempio gli AIO (all-in-one) i più facili per le prime volte, perché tali e quali agli usa-e-getta e, alla bisogno, computabili con inserti assorbenti aggiuntivi. La loro versione evoluta sono gli AI2, con una cover impermeabile e inserti staccabili tramite bottoncini così che, qualora non fosse sporca o bagnata, la cover possa esser utilizzata più volte.

Particolarmente utile per la notte, momento in cui occorre aumentare il livello di assorbente, è la tipologia fitted. Si tratta di un pannolino interamente composto da fibre assorbenti, il top per non far sentire il bambino bagnato. Basterà aggiungere una cover impermeabile e il gioco è fatto.

Infine ci sono i pocket, modelli con tasca cucita all’interno dove inserire gli inserti assorbenti. Si potrà regolare il livello di assorbenza ma, anche in questo caso, le cover andranno lavate ogni volta.

pannolini riutilizzabili vantaggi
Foto da Canva

L’alternativa dunque appare interessante e, senza dubbio, assai più gestibile di quanto si possa credere a un primo sguardo. Che ne dite allora, ci proviamo?

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