Quando Diana Spencer indossò ‘l’abito della vendetta’: così entro nella storia della moda

Diana Spencer, in un lontano fine giugno 1994 indossò l’abito che sarebbe entrato ufficialmente nella storia come l’abito della vendetta: un messaggio chiaro di fierezza e libertà!

Girava voce qualche anno fa che il nostro amato Principe William avesse avuto la possibilità di tradire Kate Middleton, rifiutando all’ultimo e scatenando tra l’altro tutte le testate giornalistiche mondiali, specialmente quelle britanniche. La notizia fu poi smentita, ma ciò non vide possibilità con la madre, Diana Spencer, che tramite un gesto azzardato, fiero, in perfetta linea con se stessa diede uno schiaffo morale a tutti, compreso il marito Carlo.

diana spencer abito vendetta
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Tutti noi lo ricordiamo: dopo aver appreso il tradimento del Principe, Diana cambia all’ultimo momento l’abito che avrebbe indossato al Garden Party di Londra alla Serpentine Gallery, un Valentino lungo, setoso e chiaro. Lei invece rompe ogni schema e lancia un messaggio ben preciso: la totale libertà.

Quell’abito ancora oggi rappresenta in modo incondizionato più che un semplice pezzo storico di moda indossato da una delle reali più amate di sempre. Certamente è la voglia di trovare il coraggio ed essere ciò che si è, nonostante le tragedie, i dolori e le perdite. In quel giugno del 1994, Diana scriverà la storia. La sua storia personale.

Perché Diana Spencer indossò l’abito della vendetta?

Considerando ancora l’alta austerità nel dress code di corte, quello dell’epoca era prettamente più ferreo, nonostante la principessa Diana, in qualche modo, riuscisse a combatterlo con estrema eleganza. Fu però una scelta ben precisa a renderla finalmente una donna libera da qualsiasi imposizione, parvenza di nobildonna distrutta, ma che in pubblico doveva apparire al meglio.

abito nero
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Succede tutto verso la fine del giugno 1994: Diana scenderà dalla macchina reale per recarsi al Garden Party di Londra alla Serpentine Gallery da sola. Ma c’è di più. Proprio all’ultimo minuto cambiò idea sull’abito già prestabilito, un Valentino setoso e chiaro. Lei invece scelse qualcosa di semplice, minimal, non solo distruggendo il dress code di una royal, ma affermando se stessa in tutto e per tutto. Il petite noire scelto infatti vede un taglio asimmetrico al ginocchio, coprendogliene uno, ma scoprendone ampiamente un altro. Scollo a cuore, profondo sul seno, spalle totalmente nude e semplicissime slingbacks nere in ton sur ton con l’abito. Collier possente con pietra incastonata sul centro, accessorio basic ed elemento di spicco un ritaglio chiffon che dalla vita svolazza libero giocando con il vento.

revenge dress diana spencer
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Nel suo sguardo i più attenti riuscirono a scorgere la delusione, la frustrazione e sicuramente il dolore del tradimento. Un gesto che lei stessa sapeva molto bene, definendo il suo matrimonio ‘piuttosto affollato’. Sapeva che, da lì a poco, non sarebbe più stata una royal, difatti si separò dopo poco e nel 1996 ottenne ufficialmente il divorzio. Eppure, l’abito della vendetta, conosciuto in larga scala come il revenge dress, ancora ad oggi è un simbolo di libertà per tutte le donne che hanno avuto il coraggio di liberarsi da un matrimonio falso, pericoloso e distruttivo. Diana non scelse il silenzio e non scelse la reclusione, anzi, con il nero pece dell’abito riuscì ancora una volta a farsi amare, confermandola come ‘Principessa del popolo’.

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