Morto Mike Mitchell dei Kingsmen: sua la chitarra di Louie Louie

Un grande lutto ha colpito il mondo della musica, morto Mike Mitchell dei Kingsmen: sua la chitarra di Louie Louie.

(screenshot video)

Mike Mitchell, il musicista noto per il suo assolo di chitarra su Louie Louie dei Kingsmen, è morto all’età di 77 anni. Membro fondatore della band, è “morto pacificamente” venerdì scorso il giorno del suo compleanno, ha confermato a Rolling Stone il batterista Dick Peterson. “Era l’uomo più gentile e generoso del pianeta”, ha detto la band in una dichiarazione sul loro sito ufficiale.

Leggi anche –> Amy e Tammy Slaton, chi sono le ‘Sorelle al Limite’: la loro storia

Il musicista viene ricordato per “la sua gentilezza, natura comica e per la sua abilità musicale”. I Kingsmen furono fondati a Portland, Oregon nel 1959, quattro anni prima di ottenere un successo mondiale con la loro cover della canzone del 1957 di Richard Berry Louie Louie. Immediatamente riconoscibile dall’introduzione, la canzone ha trascorso sei settimane al numero due negli Stati Uniti e ha raggiunto il numero 27 nel Regno Unito.

Leggi anche –> Survivor: morta la star del reality show, aveva solo 50 anni

Chi era il chitarrista Mike Mitchell e la storia di Louie Louie

https://www.youtube.com/watch?v=3EqzTiDc-1k

Il brano, come noto, fu uno dei più censurati della storia della musica e addirittura del testo – accusato di oscenità – se ne occupò un’indagine dell’FBI. La canzone era un punto fermo dei rumorosi spettacoli dal vivo della band, e alla fine fu registrata a Portland nel 1963. Ci sono diverse ipotesi sulla genesi di questa versione del brano: c’è chi dice che sarebbe stato realizzato un demo per un ingaggio su una nave da crociera; altri sostengono che sono stati invitati a registrarla dal disc jockey locale Ken Chase.

In ogni caso, sono molti a essere certi che la band non era assolutamente soddisfatta del risultato di questo brano. Ma appunto l’energia pura della canzone l’ha spinta in alto nelle classifiche e l’ha portata all’attenzione di alcuni cittadini preoccupati. Uno di loro, il padre di un’adolescente che aveva acquistato il disco, aveva scritto a Robert Kennedy, che allora era il procuratore generale, per lamentarsi di ciò che aveva sentito nel brano. “I testi sono così sporchi che non posso racchiuderli in questa lettera”, aveva denunciato. Per poi domandarsi: “Come possiamo eliminare questa minaccia?”. La sua lettera ha provocato un’indagine dell’FBI. Intanto, in alcuni Stati degli Usa il brano fu censurato.

Impostazioni privacy