Beppe Grillo, chi è la moglie Parvin Tadjik: età, foto, vita privata, lavoro

Parvin Tadjik è la moglie di Beppe Grillo e si è espressa anche sulle accuse di stupro contro suo figlio Ciro. Ma chi è la 63enne?

Il nome di Beppe Grillo è sulla bocca di tutti in questi ultimi giorni e non certo per le sue doti da leader di un movimento politico o da comico, piuttosto per il fatto che suo figlio Ciro Grillo è accusato di stupro di gruppo, assieme ad altri suoi amici , ai danni di una ragazza italo-svedese. Ma del comico genovese si sa anche qualcosa riguardo la vita privata e riguardo la donna che ha sposato: Parvin Tadjik. Ecco cosa sappiamo su di lei.

Pavin Tadjik, chi è la moglie di Beppe Grillo

Pavin ha origini iraniane e ha conosciuto Beppe Grillo nei lontani anni ’90, decennio in cui la coppia ha anche convolato a nozze, nel 1996, nella Chiesa di Sant’Ilario a Genova e tra i numerosi invitati anche VIP come Dori GhezziAntonio Ricci) figurava anche Fabrizio De Andrè come testimone di nozze. I due hanno poi avuto due figli Rocco e Ciro, oggi accusato di stupro di gruppo.

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Anche quando il marito ha deciso di intraprendere la carriera politica, Pavin ha scelto sempre di rimanere dietro le quinte e non esprimersi mai in questioni relative al lavoro di Grillo. Tuttavia oggi è tirata in causa nella vicenda del figlio Ciro e della povera ragazza che ha raccontato di essere stata violentata dal branco: lo stupro si sarebbe consumato nella casa a fianco a quella in cui dormiva la stessa Pavin, che ha preso le difese del figlio sostenendo dell’esistenza di un video che proverebbe il consenso della giovane.

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Come non ricordare, infine, le parole di Grillo riguardo l’Iran, il paese d’origine di Pavia, che avevano tirato su un polverone di polemiche non da poco: “L’Iran di Ahmadinejad? Un giorno ho visto impiccare una persona, su una piazza di Isfahan. Ero lì. Mi son chiesto: cos’è questa barbarie? Ma poi ho pensato agli Usa. Anche loro hanno la pena di morte: hanno messo uno a dieta, prima d’ucciderlo, perché la testa non si staccasse. E allora: che cos’è più barbaro?.

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