Multa Covid, compleanno per bambino disabile finisce male

Multa Covid, un party celebrato con la massima attenzione purtroppo vede un epilogo negativo. Il dispiacere di tutti è immenso.

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multa Covid Foto dla web

Multa Covid, scatta una serie di sanzioni contro i partecipanti ad una festa in cortile. Succede a Cesano, località situata in provincia di Milano, con protagonisti cinque adulti che avevano organizzato un party di compleanno per un bambino disabile, costretto a restare a casa ed a non potere andare più a scuola.

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Tutti i partecipanti, bimbi inclusi, hanno indossato le mascherine e sembra che abbiano prestato la giusta attenzione nel rispettare il distanziamento fisico, oltre ad utilizzare gel igienizzante.

Non c’erano torta e dolciumi vari previsti in questa situazione. Solamente del thè freddo. Luogo della festicciola è stato il cortile di un condominio. Qualcuno dei residenti però ha avvisato i vigili urbani, che sono sopraggiunti poco dopo, ratificando le multe Covid ai presenti di maggiore età.

Tra questi figurano i genitori del bambino, affetto da sindrome di Tourette e che, a via di questa sua condizione, non può presenziare normalmente in classe a scuola. Il solo modo per consentire al piccolo di potere vedere finalmente gli amichetti era questo.

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Multa Covid, il sindaco solidarizza e si dice dispiaciuto

E pur badando a rispettare le regole, alla fine le forze dell’ordine locali hanno ritenuto opportuno procedere con delle sanzioni amministrative. Gli altri presenti erano una insegnante del bimbo, la sorella che vive nello stesso condominio e la nonna del piccolo. La maestra garantisce che c’era stato il più totale rispetto delle norme anti pandemia.

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“Non c’erano regali, musica ed assembramento”, sostiene la docente, con le sue parole diportate da ‘La Repubblica’. “Solamente un tavolino con su una bottiglia di thè freddo e del gel igienizzante”.

Lo stesso sindaco di Cesano si è espresso sull’accaduto, solidarizzando con i multati. Ma purtroppo, come lui stesso ricorda, non esiste proporzionalità nella sanzione in questione, e quella contrassegnata rappresenta la minima prevista dalla legge.

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Il primo cittadino però condanna anche l’atteggiamento dei vicini di casa, che devono usare raziocinio nell’inoltrare le loro segnalazioni. Quando qualcuno rispetta le regole non c’è la necessità di allertare le autorità. Le quali non possono avere in alcune circostanze un quadro completo della situazione.

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