Denise Pipitone: riaperta l’inchiesta sulla scomparsa, le nuove accuse

Il caso di Denise Pipitone: riaperta l’inchiesta sulla scomparsa, le nuove accuse da parte della procura di Marsala, tutte le novità.

Denise Pipitone

C’è una clamorosa novità sulla scomparsa di Denise Pipitone: la piccola è sparita il 1 settembre 2004 e nel corso di questi lunghi anni, in cui sua madre Piera Maggi non ha mai smesso di cercarle, sono tanti i nomi e i volti che sono entrati a far parte di questa brutta storia. I sospetti iniziali erano proprio su Anna Corona e su Jessica Pulizzi, moglie e figlia dell’ex compagno di Piera Maggio.

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Quell’inchiesta, che portò anche a un processo con la Pulizzi sul banco degli imputati, si era poi chiusa con un nulla di fatto. Così, il caso di scomparsa probabilmente più noto del nostro Paese ancora oggi non ha nessuna soluzione. Nulla di fatto anche per quanto riguarda la “pista russa” che tanto clamore ha fatto nelle scorse settimane.

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Perché è stata riaperta l’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone?

Denise Pipitone

A oggi, Denise Pipitone è davvero scomparsa in quello che sembra essere un buco nero e in questi minuti si apprende che la procura di Marsala è tornata a indagare sul caso che non ha soluzione da quasi 17 anni. Le indagini stavolta sono per depistaggio: si vuole far luce sulle dichiarazioni dell’ex pm Maria Angioni. Questa oggi è a Cagliari, ma all’epoca dei fatti era proprio la pm incaricata di seguire questo caso di scomparsa e dalle sue frasi emergono situazioni anomale che si sono verificate all’epoca.

In particolare, in una trasmissione televisiva, la pubblica accusa ha spiegato di avere avuto il sospetto di fughe di notizie sull’inchiesta. Nello specifico, il sospetto della pm è che delle persone che erano ritenute coinvolte nell’inchiesta fossero ben consapevoli di essere intercettate e per questo non si sbilanciassero mai troppo nelle loro telefonate. Episodi e anomalie sui quali ora la procura di Marsala sembra volerci vedere chiaro.

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