Decreto Sostegni, arriva l’addio al Canone Rai: chi non deve pagarlo

Strutture ricettive, bar, pub, ristoranti, e non solo, non pagheranno il Canone Rai quest’anno. Novità per chi ha già pagato

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Il decreto Sostegni bis sta per arrivare e porterà con se una serie di provvedimenti per aiutare i cittadini che hanno accusato più di tutti le conseguenze delle restrizioni dovute alla pandemia. Sono vari gli interventi, dal reddito di emergenza prorogato ai bonus una tantum per altri due mesi per alcune categorie di autonomi e stagionali. Uno dei provvedimenti più atteso da alcuni esercenti riguarda, poi, il Canone Rai. Per molti non sarà obbligatorio pagarlo quest’anno. Niente canone Rai per strutture ricettive, bar, pub e attività di somministrazione, come previsto dal Decreto Sostegni. Questi esercenti sono esclusi dal pagamento dell’abbonamento radiotelevisivo introdotto dal Regio decreto 246 nel 1938. Il riferimento normativo riguarda i commi 5, 6 e 7 dell’articolo 6 del decreto Sostegni in vigore che sostituisce la precedente decisone. In un primo momento, infatti, si era pensato soltanto ad uno sconto del 30%.

Canone Rai, nuove categorie esentate

Il Canone Rai si paga ogni anno ed ha un importo pari a 90 euro. Da qualche anno è agganciato alla bolletta elettrica e si paga in dieci rate da 9 euro. Tali rate si pagano da gennaio a ottobre. Alcune categorie con redditi più bassi o 75enni con redito inferiore a 8mila euro annui, possono richiedere l’esenzione entro aprile. Sono invece esonerati dal pagamento del Canone Rai gli invalidi civili in un casa di riposo; militari delle Forze Armate Italiane: ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate; militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato; agenti diplomatici e consolari.

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Non tutti i canni hanno lo stesso importo. Per gli abbonamenti relativi alle strutture ricettive come alberghi, villaggi turistici, campeggi, bar e ristoranti la somma da pagare va da 195,87 euro per chi utilizza un solo televisore, fino a 6.528,27 euro per gli alberghi con 5 stelle che hanno in dotazione oltre cento camere.

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