Amadeus e il no a Sanremo: “Troppo impegno, non posso farlo”

Il conduttore Amadeus e il nuovo no a Sanremo nonostante la gioia per i Maneskin: “Troppo impegno, non posso farlo”.

(screenshot video)

Il conduttore televisivo Amadeus sta facendo le proprie scelte sul futuro: pochi i dubbi che resterà in Rai e ancora sembra ben saldo al comando della trasmissione I soliti ignoti. Nel frattempo, si gode un successo che è anche un po’ suo, ovvero quelli dei Maneskin all’Eurovision Song Contest con lo stesso brano trionfatore di Sanremo.

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Erano ben 31 anni che infatti un italiano non trionfava all’Eurovision e la vittoria dei Maneskin è frutto anche di un ottimo lavoro fatto nella scelta dei brani del Festival 2021, che hanno ‘svecchiato’ un po’ la musica italiana, con la scelta di outsider di lusso. Non solo: Amadeus ha voluto fortemente l’edizione 2021 del Festival, nonostante il Coronavirus.

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Nuovo no a Sanremo per Amadeus: le sue ragioni

Una scommessa vinta la sua che ha lasciato pensare a molti che ci fosse la possibilità di convincerlo anche per una terza edizione del Festival di Sanremo, ancora una volta nella duplice veste di conduttore e direttore artistico. Insomma, magari la vittoria dei Maneskin avrebbe potuto convincere Amadeus a prendersi un altro anno alla guida di Sanremo, ancora una volta in tandem con Fiorello. Ma in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’, Amadeus non lascia spazio ai ripensamenti, indietro non si torna.

Lo dice esplicitamente, proprio parlando dei Maneskin: “Sono felicissimo per la band, ma non se ne parla”. L’augurio del conduttore è di condurre ancora il Festival di Sanremo, ma sicuramente questo non avverrà il prossimo anno. Questo perché “Sanremo ha bisogno di energie particolari”, mentre lui è oberato dal proprio lavoro. Lo dice chiaramente Amadeus: “Da gennaio a dicembre lavoro su tanti progetti, non c’è solo Sanremo nella mia vita: la mole di lavoro comincia a essere importante”. Insomma, va bene tutto, ma al momento di un nuovo Sanremo non se ne parla. Niente Sanremo, dunque, il prossimo anno. Ma il conduttore non chiude invece le porte all’Eurovision: “Prenderei in considerazione l’offerta; è pur sempre la Champions League della musica”.

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