Ucciso dal Covid a 14 anni, Mario era sanissimo: “Organi distrutti”

Fa davvero impressione, oltre che tristezza, la storia di un adolescente ucciso dal Covid a 14 anni. Non era mai stato malato.

Ucciso dal Covid a 14 anni
Ucciso dal Covid a 14 anni FOTO Getty Images

Ucciso dal Covid a 14 anni, è la triste storia del povero Mario, scomparso nella serata di mercoledì 16 giugno 2021 in ospedale di Baggiovara a Modena. Ed il resoconto sui danni arrecati dalla malattia sono terribili.

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Si parla di “organi distrutti”, dopo un ricovero che andava avanti da marzo. Il 14enne presentò allora dei sintomi molto gravi e si rese immediato l’accesso in ospedale in codice rosso, dapprima al Sant’Orsola di Bologna in terapia intensiva e poi nell’altra struttura emiliana, dove era entrato una settimana fa finendo però con il trovare la morte.

Il Covid era sparito da diverso tempo ma aveva lasciato delle lesioni importanti e troppo gravi per potervi porre rimedio. E così non c’è stato niente da fare. Colpisce il fatto che il giovanissimo ucciso dal Covid a 14 anni fosse in perfetta salute e non avesse mai sofferto di gravi patologie.

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Ucciso dal Covid a 14 anni, impossibile salvare Mario

L’episodio sta facendo molto parlare, in particolar modo perché questo è un periodo nel quale la gente è dell’idea che la pandemia si stia ritraendo.

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Complici le diverse riaperture e la soppressione del coprifuoco notturno, l’Italia ormai quasi tutta in zona bianca vede una abolizione pressoché totale delle restrizioni, con solo qualche eccezione.

Però di contagi ed anche di vittime continuano ad essercene ogni giorno, seppure in misura minore. Le autorità politiche ed amministrative dell’Emilia-Romagna hanno espresso vicinanza alla famiglia di Mario, e lo hanno fatto per bocca del governatore Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini.

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Si è fatto di tutto per cercare di salvare la vita dell’adolescente, ma senza successo. E questo sfortunato ragazzo, nel fiore degli anni, non è la prima vittima giovane del virus. Tante altre ce ne sono state, anche sue coetanee.

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