Green Pass, il Garante avverte: “Pericoloso condividerlo sui social”

Un monito da parte del Garante per la protezione dei dati personali interessa tutti coloro che hanno ricevuto il Green Pass: cosa si rischia.

Green Pass rischioso condividerlo sui social
Green Pass rischioso condividerlo sui social FOTO Getty Images

Green Pass, c’è un messaggio importante che arriva da parte del Garante della protezione dei dati personali ai tanti italiani che lo stanno ricevendo in diverse modalità. Il documento è molto importante per gli spostamenti e per diverse altre attività da poter svolgere nelle dinamiche sociali e lavorative.

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Esso serve tra gli altri a viaggiare in tutta Europa, per quanto riguarda il territorio degli Stati membri della UE. Ed è necessario per potere partecipare a feste quali matrimoni e ricevimenti vari.

In epoca social, come sempre accade, tutto finisce presto sul web. E così in tanti hanno condiviso il proprio Green Pass su questo o quel canale, tra Instagram, Twitter, Facebook ed altro. Ma il Garante fa sapere come questa cosa sia assolutamente da evitare.

Infatti si tratta di una pratica dannosa per quanto riguarda la tutela della propria privacy. In particolar modo l’invito è rivolto a non mostrare pubblicamente il Qr code del quale è munito il Green Pass.

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Green Pass, perché non va esibito sui social: “È rischioso”

“Cercate di comunicare la notizia evitando tassativamente di far vedere il codice elettronico”. Lo stesso contiene tutti i dati personali di un individuo, ed è possibile consultarli attraverso un comune smartphone.

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Chiunque può potenzialmente “farsi i fatti nostri” accedendo liberamente ai dati sanitari che ci appartengono e che abbiamo lasciato incautamente consultabili sul web. Questo potrebbe essere utilizzato anche per perpetrare delle truffe.

Tra le quali non è da sottovalutare la eventualità di fabbricare dei Green Pass falsi. Questo certificato avrà valenza in tutta l’Unione Europea a partire dal prossimo 1° luglio. Ma è comunque necessario confrontare le normative in vigore nel Paese in cui ci stiamo recando, allo scopo di evitare possibili imprevisti.

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Si corre il rischio che da alcune parti il pass italiano possa non essere riconosciuto, costringendo chi sta viaggiando a dovere sottostare ad una quarantena.

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