Variante Delta, Crisanti accusa: “L’emergenza non è passata”

Il professor Crisanti accusa le autorità politiche e contesta loro il fatto di avere dato un messaggio di via libera sulla variante Delta.

Crisanti preoccupato dalla variante Delta
Crisanti preoccupato dalla variante Delta FOTO Getty Images

Sono avvenute diverse riaperture, ma la variante Delta è presente anche in Italia e fa preoccupare in diversi, tra i quali anche diversi virologi. Tra questi c’è il professor Andrea Crisanti dell’Università di Padova, che a Sky ha espresso tutti i suoi timori.

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Il luminare conferma l’elevato tasso di circolazione e di contagio di questa particolare mutazione del virus. Anche chi ha fatto una sola dose di vaccino può essere facilmente infetto, cosa che per Crisanti porta a dovere fare delle riflessioni sul Green Pass.

Per Crisanti tanti, troppi italiani, hanno avuto come l’impressione che non ci sia più alcun pericolo. Ma non è così. “E non è colpa loro se sono stati portati a pensarla così”. Il riferimento è anche all’istituzione totale della zona bianca in tutto il Paese.

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Variante Delta, Crisanti accusa: “Politici responsabili”

Lui condanna l’utilizzo dei mezzi pubblici, dove gli assembramenti sono frequenti, ed il fatto che ci sia una circolazione fin troppo libera, senza i dovuti controlli ed il rispetto delle norme di sicurezza note.

“Sono i politici ad avere stabilito questo. Se permettono al virus di circolare e se verranno fuori delle varianti resistenti al vaccino, qualcuno dovrà risponderne”.

Anche la condotta del governo britannico finisce nel mirino di Crisanti. E questo perché non fa nulla per impedire la circolazione della variante Delta, capace di eludere anche le misure della prima vaccinazione. La finale di Euro 2020, che si terrà a Londra, in caso di aumento di contagi andrebbe spostata altrove, secondo il professore.

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C’è un solo aspetto che ci favorisce

E Crisanti non esita a ripete come il tasso di contagio della variante Delta sia “esplosivo”. E la eventuale istituzione di zone rosse per contenere questa variante viene ritenuta inutile dall’accademico. Per il quale questa cosa andava fatta un mese fa, al sorgere dei primi casi.

Una buona notizia arriva però dalle alte temperature, che influenzano la circolazione del virus. Infatti nel Regno Unito c’è una media di 15° nell’ultimo mese, mentre in Italia abbiamo raggiunto già da giorni temperature superiori anche del doppio.

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La Delta si diffonderà quindi comunque lentamente, “ma dovremo sfruttare questa cosa per mettere su delle contromisure”.

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