Per Diana Spencer, domani sarebbero stati 60 anni dalla nascita: l’ultima rivelazione sulla principessa più amata dal popolo.
Popolare e amatissima: con questi due aggettivi possiamo ancora oggi definire Diana Spencer, Lady D per tutti, la principessa triste che il popolo amava, appunto. Moglie, dal 1981 al 1996, di Carlo, principe del Galles, erede al trono del Regno Unito, fu vittima di un tragico incidente stradale a Parigi, nel tunnel dell’Alma.
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Era il 31 agosto 1997, quando il mondo intero venne scosso da questo drammatico evento: era insieme a Dodi Al-Fayed, figlio di un noto magnate e suo fidanzato dopo la rottura con Carlo. La loro Mercedes, guidata dall’autista Henri Paul, si infranse contro il tredicesimo pilastro della galleria. Dodi e l’autista morirono subito, Lady D. dopo il trasporto in ospedale.
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Uno solo fu il sopravvissuto di quella tragedia, ovvero Trevor Rees-Jones, guardia del corpo di Dodi: era lui l’unico a indossare la cintura di sicurezza. Su quei fatti, molte sono le illazioni fatte nel corso degli anni. Davvero si è trattato solo di un incidente o c’è sotto qualcosa di mai del tutto chiarito? Una domanda che non ha mai trovato risposta, intanto alla vigilia del 60esimo compleanno di Lady D, il biografo Robert Jobson parla di un fatto che appare inedito.
Infatti, stando a quanto ha spiegato l’uomo, Diana Spencer aveva un nomignolo particolare con cui chiamava il secondogenito Harry: GKH, Good King Harry. Sembra infatti che la principessa ereditaria al trono, sin da quando i figli erano bambini, aveva sempre sostenuto che il secondogenito avesse maggiori capacità del fratello maggiore William di gestire la tensione. Purtroppo, però, Diana Spencer quei figli non li ha mai visti crescere. William, il giorno della sua morte, aveva 16 anni, Harry appena 13.
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