Contagi, disastro in Olanda dopo le riaperture selvagge: numeri paurosi

L’andamento della pandemia nei Paesi Bassi presenta un conto salato, a neppure 3 settimane dall’eliminazione delle restrizioni. Boom di contagi.

Contagi boom in Olanda
Contagi boom in Olanda FOTO Getty Images

Boom di contagi in Olanda, principalmente per la riapertura dei locali di divertimento e per l’abbandono dei provvedimenti anti pandemia. Ad Amsterdam e dintorni la situazione è precipitata nel giro di poco più di due settimane.

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Le statistiche parlano di un +500% di contagi, con 51.597 nuovi positivi, e questo in riferimento a soli sette giorni fa. Si tratta di dati ufficiali forniti dal Rivm, l’Istituto per la Salute olandese.

Spaventoso anche il livello dell’indice di contagio Rt raggiunto nei Paesi Bassi, con una media altissima di 2,17. Si tratta di quasi il doppio rispetto alla soglia minima di allarme. In Italia l’indice di contagio Rt corrisponde ai seguenti valori:

  • 0,80 zona gialla
  • 1,25 zona arancione
  • 1, 50 zona rossa

Alle stelle pure l’incidenza di casi ogni 100mila abitanti: per essere in zona bianca è necessario tenersi al di sotto dei 50 contagi. In Olanda ora sono ben 270, con un tasso di positività del 13,4%.

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Contagi, Olanda nei guai: il premier Rutte si scusa

È la variante Delta ad imperversare nella prevalenza dei casi, con una media del 63% delle situazioni di nuove infezioni contratte, complice un evidente sottovalutato rischio. Particolarmente colpiti sono i giovani di età compresa fra i 18 ed i 24 anni, che in Olanda non risultano vaccinati per la grossa.

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I luoghi dove il contagio sta correndo fortissimo sono soprattutto ristoranti, bar (37%), poi situazioni domestiche con visite a parenti ed amici (16%) e feste ed eventi (15%). Dei quasi 52mila positivi emersi nell’ultima settimana, 2269 hanno compiuto dei viaggi all’estero negli ultimi 14 giorni.

Ad ogni modo la situazione descritta ha portato solo ad una lieve risalita dei ricoveri in ospedale nelle strutture olandesi. Anche se si temono ulteriori ripercussioni nelle prossime settimane, in particolar modo tra i non contagiati di qualsiasi età.

Il primo ministro Mark Rutte aveva disposto, il 26 giugno scorso, la riapertura dei locali notturni in particolare, prolungando la chiusura di ogni locale pubblico fino a mezzanotte ed eliminando tutte le restrizioni vigenti. Una decisione politica che ha portato solo guai.

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Ora il premier ha presentato le proprie scuse alla nazione ammettendo di avere valutato il tutto in maniera completamente errata. Anche in Italia c’è preoccupazione e si teme una risalita dei contagi. Le autorità sanitarie e governative nostrane però cercheranno in tutti i modi di vedersi sfuggire di mano il controllo della situazione pandemica.

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