Maria Angioni, chi è l’ex Pm che curò le prime indagini su Denise Pipitone

La vicenda di Denise Pipitone si arricchisce delle clamorose rivelazioni fatte da Maria Angioni: fu lei a coordinare l’inchiesta all’inizio.

Denise Pipitone
Denise Pipitone Foto dal web

Denise Pipitone, la riapertura dell’inchiesta sulla sparizione della bambina avvenuta il 1° settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, porta i giudici della Procura di Marsala ad ascoltare Maria Angioni. Quest’ultima è il pubblico ministero che coordinò le indagini ai tempo.

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Oggi la Angioni ha smesso i panni del pm e lavora a Sassari come giudice del lavoro. Lei si è lasciata andare a delle rivelazioni inattese e che hanno del clamoroso in merito al caso di Denise Pipitone, nel corso delle ultime settimane. Da qui la necessità di ascoltarla direttamente.

Il giudice è ritenuto persona informata sui fatti e si indaga ora su presunte falle e depistaggi. La donna ha lamentato una scarsa o nulla collaborazione da parte dei testimoni interpellati oltre 16 anni fa. Ma non è tutto.

A suo avviso, per Maria Angioni ci furono grossi problemi legati al fatto che, dopo appena tre giorni di indagini, “coloro che erano sottoposti ad intercettazioni avevano capito di trovarsi sotto controllo. Questo mi portò a sviluppare una strategia: fingere di smetterla con l’intercettarli. Poi ho ricominciato, con delle diverse forze dell’ordine, cercando di potere salvare quello che potevo”.

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Parole che la donna ha rilasciato lo scorso 7 aprile a ‘Ore 14’, la trasmissione di Rai 2 condotta da Milo Infante. La Angioni coordinò l’inchiesta per circa un anno dopo la sparizione di Denise.

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Dopo avere constatato come i soggetti intercettati avevano smesso di usare i telefoni in seguito alla fuga di notizie sulle intercettazioni, lei si rivolse ai carabinieri anziché alla Polizia Giudiziaria, alla quale la ex pm sembra proprio additare delle colpe.

Dopo di lei si sono succeduti altri 11 pubblici ministeri, senza che nessuno di loro riuscisse a fare emergere la verità. Per la Angioni, alcuni esponenti delle forze dell’ordine accusavano i magistrati di inseguire la ribaltà mediatica. Lei poi è dell’idea che Denise potrebbe addirittura essere stata rapita dalla mafia.

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Nel corso di tutti questi anni si era avuto un processo nei confronti di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, finita con l’essere assolta. Ma Piera Maggio, la madre della bimba, accusa Jessica e la sua madre, Anna Corona. In tutto ciò non sono mancati falsi avvistamenti e speculazioni di ogni genere.

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