Mascherine, la bella notizia dal noto immunologo: quando le toglieremo

Sono diventate un accessorio ormai irrinunciabile per tutti noi da oltre un anno. Ma le mascherine rimarranno nel cassetto, ecco quando.

Mascherine quando le abbandoneremo
Mascherine quando le abbandoneremo FOTO Getty Images

Le mascherine? Le toglieremo già quest’anno, secondo l’immunologo Francesco Le Foche. Ne parla infatti nel dettaglio lo stesso professionista del policlinico Umberto I di Roma.

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Da alcuni giorni l’Italia intera ha rivissuto il momento tanto atteso delle riaperture, e tutto il Paese si trova in zona gialla. Questo è risultato possibile grazie alla campagna vaccinale, nonostante i problemi ed i rallentamenti che hanno contraddistinto la stessa.

Ma adesso quasi tutta la fascia più anziana della popolazione dai 70 anni in su risulta protetta ed in attesa di ricevere la seconda dose. Poi la maggior parte delle persone si è dimostrata ligia alle regole e ha rispettato le indicazioni necessarie, che da oltre un anno risultano note a tutti quanti.

Il piano vaccini dovrebbe pure essere implementato da giugno in avanti. Secondo il dottor Le Foche, gli scenari negativi tracciati un mese fa per fortuna non si sono realizzati. Ed ora arriva la previsione su quando potremo anche fare a meno delle mascherine.

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Mascherine, quando le toglieremo: risponde l’esperto

“Il momento giusto sarà ad agosto”, presumibilmente dopo che in tanti a luglio avranno ricevuto la seconda dose. Per Le Foche il Covid è un virus “non ancora compreso appieno.

Con mascherine e distanziamento però abbiamo capito che possiamo arginare in maniera importante la circolazione della pandemia”. Varianti comprese: ne sono sorte tante nel corso degli ultimi mesi e si temeva che queste mutazioni potessero rendere non utili i vaccini. Fortunatamente non è stato così.

“Ma la pandemia non è finita e non dobbiamo sentirci al sicuro. Proprio perché ora ci sono tante riaperture dovremo essere ancora più bravi e rispettosi delle norme. La prospettiva di metterci tutto quanto alle spalle c’è”.

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Fondamentale aiutare anche le zone più povere del mondo

Per il professionista del policlinico Umberto I, nel 2022 potremo dimenticare tutto quanto. Però andranno aiutati presto anche i Paesi del Terzo mondo. Perché se non mettiamo al sicuro anche loro, non potrà esserci l’immunità di gregge.

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L’Africa, per dire, dipende per la quasi totalità dall’estero e ha sistemi sanitari molto scarsi. E poi bisogna far prevalere anche il concetto di umanità e di fratellanza. Le Foche infine nota con piacere come i no vax stiano diminuendo di numero.

“In diversi hanno cambiato idea e questa è una buona notizia. La fiducia nei vaccini è anche una conquista culturale, mentre rifiutarlo è sciocco e retrogrado”.

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