Green Pass, la Polizia: “Attenti al messaggio truffa su WhatsApp” | FOTO

Il Green Pass è assolutamente indispensabile per non sottostare alle diverse restrizioni anti pandemia. Ma occhio alle possibili truffe.

Attenti alle truffe sul Green Pass
Attenti alle truffe sul Green Pass FOTO Getty Images

È importantissimo l’appello che la Polizia di Stato rivolge a tutti i cittadini. Le forze dell’ordine utilizzano Facebook e tutti gli altri profili social ufficiali per mettere in guarda le persone dal guardarsi bene da possibili truffe che possono presentarsi in materia di Green Pass.

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La polizia informa come su Whatsapp in particolare stia circolando un messaggio totalmente finto e che ha scopi malevoli, che presenta un sedicente link da non aprire assolutamente. In esso viene indicato che, cliccandovi su, sarà possibile scaricare il proprio Green Pass.

L’invito truffaldino cerca di convincere il cittadino a servirsi di quel link per scaricare il certificato verde “che ti consente di potere viaggiare in tutta libertà in Italia senza mascherina”.

Se quel link viene aperto, si viene rimandati ad una falsa pagina del Governo che si serve di appositi loghi molto simili a quelli ufficiali. Viene richiesto di inserire i propri dati sensibili: non solo nome e cognome ma anche estremi bancari. Una cosa che non c’entra assolutamente nulla con il Green Pass.

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Green Pass, il messaggio di allerta della Polizia

Chi ci casca finisce quindi con il vedersi svuotato il proprio conto in banca. Sia la Polizia di Stato che quella Postale invitano a segnalare questa ed altre truffe. Oltre a non aprire mai link sospetti ed a diffidare di richieste a fornire dati sensibili. Le informazioni strettamente personali non vanno mai inserite.

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Sempre in materia di Green Pass, l’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha invitato i cittadini a non pubblicare scatti del proprio pass verde sui social. Anche in questo caso infatti il rischio di incappare in delle truffe è possibile.

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E questo perché il codice QR ad esso annesso, consultabile tramite apposito lettore con qualunque smartphone moderno, presenta al suo interno delle informazioni riguardo la nostra storia clinica in materia di pandemia. Ebbene, tali dati potrebbero essere usati per scopi malevoli, come ad esempio la realizzazione di pass falsi.

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