Finale EURO 2020: mancanza di attenzione al COVID-19 “devastante”

Il giorno dopo la Finale di EURO 2020: la mancanza di attenzione al COVID-19 “devastante”, afferma il capo dell’OMS.

(Alex Pantling/Getty Images)

La mancanza di attenzione rispetto alla possibile diffusione del COVID-19 alla finale di UEFA Euro 2020 è stata “devastante”, ha affermato l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Maria Van Kerkhove, epidemiologa di malattie infettive e responsabile tecnico dell’OMS per COVID-19, ha twittato la sua frustrazione per le scene durante la partita di domenica.

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Circa 60.000 tifosi di calcio inglesi e italiani si sono riuniti allo stadio di Wembley di Londra per guardare la partita, molti dei quali non indossavano mascherine o osservavano il distanziamento sociale. La Van Kerkhove ha espresso preoccupazione per il fatto che l’evento aumenterà la diffusione di COVID-19, inclusa la variante Delta più contagiosa.

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Rischio diffusione COVID-19 dopo la finale di EURO 2020

(Antonio Masiello/Getty Images)

“Dovrei divertirmi a guardare la trasmissione accadere davanti ai miei occhi?” ha twittato l’epidemiologa, descrivendo le scene come “devastanti”. Ha poi aggiunto: “La pandemia di COVID-19 non si prenderà una pausa stasera. La variante Delta del COVID-19 si avvantaggerà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, smascherati, che urlano/gridano/cantano”. Il Regno Unito sta attualmente vivendo una ripresa delle infezioni da coronavirus a causa della variante Delta, rilevata per la prima volta in India.

Il mese scorso, un alto ministro del governo tedesco ha invitato il governo britannico e la UEFA a ridurre il numero di tifosi ammessi a Wembley. Anche il primo ministro italiano Mario Draghi ha espresso preoccupazione per l’allentamento delle restrizioni nel Regno Unito. Ma il primo ministro britannico Boris Johnson ha difeso di capacità dello stadio a Wembley e ha affermato che le partite sono state ospitate in “modo attento e controllato”. Nonostante le preoccupazioni, Johnson dovrebbe confermare la fine delle regole di distanziamento sociale dell’Inghilterra il 19 luglio, pur esortando alla cautela i cittadini.

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